di Bianca Desideri
“Se vuoi chiedilo a me”, è il racconto della vicenda di Viviana (nome di fantasia), una bambina autistica protagonista di una “storia motivante di coraggio e amore”, raccontata con grande equilibrio, capacità e sensibilità narrativa e forza evocativa da Talita Barale, scrittrice, appassionata di sport e della natura.
Un libro da leggere con l’attenzione che la storia e i singoli momenti di vita della protagonista e dei suoi genitori Giulia e Edoardo, anche questi nomi di fantasia, richiedono, in un’atmosfera di intensa carica emotiva che promana dalle parole come se, scorrendo le righe e sfogliando le pagine, si fosse presenti e si stessero vivendo in prima persona, insieme ai protagonisti, gli attimi narrati.
Dal libro emerge il grande amore e la grande capacità di accettazione della condizione della loro figlia senza, però, cedere, se non per brevissimi momenti, al dolore o alla rassegnazione, ma seguendola attimo per attimo nel suo percorso di vita e maturando con lei giorno per giorno la consapevolezza di dover andare avanti e non potersi arrendere. Due personalità differenti che hanno saputo trovare un’equilibrata fusione in nome della diversità della loro piccola e al tempo stesso dell’esigenza di assicurare alle altre due figlie l’equilibrio nell’ambito del nucleo familiare.
Per chi li conosce direttamente si rende conto della forza positiva che li anima e della straordinarietà del loro essere genitori che va ben oltre l’ambito familiare ma si apre all’esterno per condividere il loro percorso, irto di difficoltà, con altri genitori con situazioni simili alla loro. Da questa esperienza è nata alcuni anni fa un’Associazione dedicata all’autismo e ad altre disabilità che opera a Napoli creando e realizzando progetti, momenti, laboratori e percorsi strutturati con esperti, che rappresentano importanti momenti di aggregazione e inclusione sopratutto per coloro che hanno superato la maggiore età.
Per tornare alla figura di Viviana, come abbiamo visto, la bambina, oggi giovane donna, non è la sola protagonista, perché Talita Barale, si è resa conto, appena ha iniziato a scrivere la storia, che tanti erano i coprotagonisti.
Sono “diventati quindi protagonisti le situazioni, i genitori, i medici, i preti, tutti collegati all’esperienza di V. che come un’onda travolgente ha coinvolto anche me che sto scrivendo per lei” e aggiungiamo noi non solo l’Autrice.Se vuoi chiedilo a me” è un libro che può costituire un valido strumento per genitori che si trovano a vivere un’esperienza simile, per gli studenti, gli operatori sociali e sanitari, per tutti noi per imparare a conoscere e a relazionarci in maniera corretta con le persone autistiche.